Quali sono i requisiti per ottenere la cittadinanza italiana per discendenza
Quali requisiti richiede la legge italiana per ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza.
In questo articolo spiegheremo come la legge italiana disciplina la cittadinanza per discendenza.
Quella dei requisiti richiesti dalla legge italiana per ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza è una delle domande più frequenti che riceviamo dai nostri Clienti.
Qualche esempio:
Paolo ci scrive: “il mio trisnonno era italiano, posso ottenere la cittadinanza italiana per discendenza?”
Francesca ci scrive: “un mio cugino è riuscito ad ottenere la cittadinanza italiana, posso ottenere il passaporto italiano?”
Antonio ci scrive: “Il mio bisnonno era italiano, ma si è naturalizzato dopo la nascita di mia nonna, posso ancora chiedere il riconoscimento della cittadinanza?
Adesso che hai capito la popolarità dell’argomento, proveremo a rispondere alle domande di Paolo, Francesca, Antonio e di tutti quelli che hanno dubbi sull’argomento.
Il legislatore italiano a partire dal Codice Civile del 1865 ha sempre utilizzato il principio dello ius sanguinis in materia di cittadinanza. L’art. 4 del codice civile del 1865 stabiliva che:”E’ cittadino il figlio di padre cittadino”. Successivamente, la legge n. 555 del 1912, all’art. 1 comma 1 stabiliva che: “E’ cittadino per nascita il figlio di padre cittadino”. Tale principio trova conferma anche nella legge n. 91 del 1992.
In altre parole, la cittadinanza italiana viene trasmessa dai genitori ai figli senza alcun limite generazionale. La cittadinanza italiana viene trasmessa anche dalla madre al figlio, ti consiglio di leggere questo nostro articolo dove spieghiamo l’evoluzione storica di questo istituto.
Inoltre, la legge italiana non prevede dei limiti di generazione, pertanto la cittadinanza viene trasmessa dal padre o dalla madre ai figli, che a loro volta la trasmettono ai discendenti senza alcun limite.
Adesso che abbiamo capito come funziona il principio dello ius sanguinis, è facile intuire che chiunque abbia un antenato diretto cittadino italiano, virtualmente è elegibile ad ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana.
Perché virtualmente elegibile? Perché affinché la cittadinanza si trasmetta dai genitori ai figli è necessario che non ci sia stata alcuna interruzione.
Ricorda che solo il figlio o la figlia di un cittadino italiano è elegibile ad essere riconosciuto cittadino italiano, qualunque sia il suo paese di nascita.
Facciamo un esempio, Francesco figlio di genitori italiani, nasce a Treviso nel 1890. Nel 1910 Francesco si trasferisce a San Paolo, dove si sposa con Maria (cittadina brasiliana). Dal matrimonio tra Francesco e Maria nasce Luigi nel 1914. Luigi anche se nato in Brasile può essere riconosciuto cittadino italiano, in quanto figlio di padre italiano, come previsto dalla legge n. 555 del 1912.
Cosa succede se Francesco si naturalizza cittadino brasiliano prima della nascita di Luigi?
Il figlio non potrà ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza, in quanto il padre al momento della nascita del figlio aveva perso la cittadinanza a causa della naturalizzazione.
Se invece Francesco si naturalizza cittadino brasiliano dopo la nascita di Luigi?
In questo caso la linea di discendenza non si è interrotta e Luigi potrà ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana, in quanto “figlio di padre italiano” come previsto dal legislatore italiano.
La questione fondamentale è che al momento della nascita, il genitore era cittadino italiano. La naturalizzazione successiva del padre, non impedisce al figlio di ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana.
Quello che abbiamo appena spiegato, rappresenta la questione fondamentale per capire se il discendente dell’antenato, cittadino italiano, ha i requisiti per ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana.
Ricapitolando, in tema di cittadinanza per discendenza è fondamentale che: non ci sia mai stata interruzione nella trasmissione. La naturalizzazione che abbiamo appena spiegato, avvenuta prima della nascita del figlio, interrompe la discendenza. La naturalizzazione successiva alla nascita, non interrompe la trasmissione della cittadinanza.
Pertanto nella valutazione dell’eleggibilità ad ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza, bisogna verificare che al momento della nascita del discendente, il padre (antenato italiano) era in possesso della cittadinanza italiana.
Questa prova viene fornita attraverso il Certificato di non naturalizzazione, che ci dice che il cittadino italiano non si è naturalizzato o quanto meno lo ha fatto dopo la nascita del figlio.
Per tornare all’esempio di Francesco emigrato in Brasile, la prova viene fornita dal CNN rilasciato dall’autorità brasiliana.
In questa indagine è anche importante la prova che Francesco e nessuno dei discendenti diretti hanno rinunciato alla cittadinanza italiana. L’espressa rinuncia di Francesco o un suo discendente equivale ad interruzione della trasmissione.
Come viene fornita la prova di non rinuncia alla cittadinanza italiana? Bisogna contattare il Consolato Italiano dove risiedeva la persona per la quale si fa la richiesta e chiedere se risultano atti di rinuncia.
Se ha dubbi o domande, oppure non sei sicuro di possedere i requisiti per ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza, contatta uno dei nostri avvocati specializzati in cittadinanza italiana per discendenza per ricevere una consulenza.