Documenti per ottenere la cittadinanza italiana per discendenza
Hai un discendente italiano e vuoi iniziare il processo di riconoscimento ma non sai che documenti ti servono.
Non ti preoccupare, in questa guida ti spiegheremo quali documenti devi ricercare per ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis.
La regola fondamentale per ottenere il riconoscimento, è quella di provare la discendenza dall’antenato italiano senza interruzioni.
I primi documenti da ricercare sono quelli relativi all’antenato nato in Italia, vediamoli.
Il documento più importante è il certificato di nascita dell’antenato italiano, che si deve chiedere nel comune italiano di nascita.
Serve anche il certificato di matrimonio dell’antenato italiano, che deve essere chiesto nel luogo in cui si è celebrato il matrimonio, ed infine il certificato di morte, da chiedere nel luogo dove è avvenuto il decesso.
E’ fondamentale che l’antenato italiano non abbia mai rinunciato alla cittadinanza. A tal fine, è necessario ottenere il certificato di non naturalizzazione. Questo documento attesta che la persona non ha mai rinunciato alla cittadinanza italiana.
Ricapitolando, per l’ascendente italiano devi avere i seguenti documenti: certificato di nascita, certificato di matrimonio, certificato di morte e certificato di non naturalizzazione.
Adesso vediamo quali documenti sono necessari per i tutti gli altri discendenti.
Per ogni discendente diretto dell’antenato italiano devi procurare i seguenti documenti: certificato di nascita, certificato di matrimonio (se il discendente ha contratto matrimonio), certificato di morte (se il discendente non è vivente).
Infine, la persona che chiede il riconoscimento della cittadinanza italiana deve presentare il proprio certificato di nascita, certificato di matrimonio (qualora abbia contratto matrimonio) e il certificato di residenza.
Adesso vediamo che forma devono avere i documenti.
Tutti i documenti devono essere richiesti in forma estesa, ad esempio i certificati di nascita devono riportare i nomi dei genitori.
Fondamentale è la traduzione giurata in italiano di ogni certificato.
Ai fini della validità dei certificati stranieri bisogna fare riferimento alle convenzioni internazionali vigenti. Laddove non vi siano delle convenzioni in atto, i documenti devono essere legalizzati seguendo la procedura ordinaria.
Fatte queste premesse, considerato il grande numero di nazioni che hanno aderito alla Convenzione dell’Aia del 5 ottobre 1961, nella stragrande maggioranza dei casi, i certificati stranieri per essere validi in Italia, inclusi quelli presentati al consolato italiano, devono essere apostillati. Esempio, un certificato di matrimonio celebrato in paesi come Brasile, Stati Uniti, Argentina (solo per i certificati digitali), per essere valido in Italia deve essere apostillato secondo la procedura prevista dalla convenzione dell’Aia, anziché essere legalizzato come previsto dalla procedura ordinaria. Naturalmente, il documento deve anche essere tradotto in Italiano da un traduttore giurato.
Tutti i documenti sopra elencati sono necessari per provare la discendenza senza interruzioni dall’antenato italiano, vanno presentati al competente consolato dove viene depositata la domanda di riconoscimento della cittadinanza italiana.
Per qualunque dubbio o chiarimento, contattaci pure per ricevere una consulenza.