Cittadinanza italiana per via giudiziaria
E’ possibile ottenere la cittadinanza italiana per via giudiziaria?
Una domanda ricorrente, a causa delle difficolta ad ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza per via amministrativa, è quella della possibilità di ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana per via giudiziale.
In questo articolo spiegheremo quando è possibile ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana per via giudiziaria.
Prima di trattare l’argomento precisiamo che in questo articolo tratteremo il ricorso giudiziario per ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza iure sanguinis, tralasciando le altre ipotesi di acquisto della cittadinanza italiana previste dal legislatore italiano.
Se vuoi sapere quali sono i requisiti per ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza, si consiglia di leggere questo nostro articolo dove viene spiegato l’argomento dettagliatamente. In merito ai documenti per provare la discendenza, si consiglia di leggere l’articolo sui documenti per ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza.
Quali sono i casi in cui è possibile ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana per via giudiziaria?
La regola per il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza è che la domanda va proposta seguendo una procedura di natura amministrativa, che viene spiegata in questo nostro articolo. La domanda di riconoscimento per i residenti in Italia si presente all’Ufficio di Stato Civile del comune di residenza. Nel caso di residenza all’estero, la domanda si presenta al Consolato Italiano territorialmente competente del luogo dove si ha la residenza.
Adesso che abbiamo capito che la via ordinaria è quella amministrativa, vediamo i casi in cui si può ottenere la cittadinanza italiana per via giudiziaria.
Ricorso giudiziale per il riconoscimento della cittadinanza italiana per via materna anteriore al 1948.
In questo articolo abbiamo spiegato che cosa è la cittadinanza per via materna anteriore al 1948. In tutti i casi in cui una donna italiana sposata con uno straniero ha avuto un figlio nato prima del 1948, la cittadinanza italiana può essere riconosciuta solo per via giudiziaria.
Ricapitolando, quando nell’albero genealogico del richiedente c’è una donna che si è sposata con uno straniero ed ha avuto un figlio o figlia nati prime del 1948, l’unica via per ottenere il riconoscimento è quella della cittadinanza per via giudiziale. Non è possibile richiedere il riconoscimento per via amministrativa, come molte autorità consolari precisano sui propri siti internet, in quanto la richiesta verrà rigettata.
Vediamo adesso tutti gli altri casi in cui è possibile ottenere la cittadinanza per italiana per via giudiziaria.
Cittadinanza italiana per via giudiziaria per rigetto della domanda
E’ il caso in cui il Consolato Italiano o l’Ufficiale di Stato Civile hanno rigettato l’istanza di riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza. Si pensi al caso in cui non sono stati presentati alcuni documenti, oppure che gli stessi non avevano la forma richiesta dalla legge italiana. In tutti questi casi bisogna valutare con attenzione se ci sono i presupposti per agire per via giudiziaria.
Cittadinanza italiana per via giudiziaria per ritardo del Consolato Italiano
E’ il caso più frequente. La legge italiana prevede che ogni procedimento amministrativo deve concludersi entro tempi certi. Nel caso della domanda per il riconoscimento della cittadinanza italiana, il Consolato ha l’obbligo di concludere il procedimento entro 730 giorni dal deposito dell’istanza. Purtroppo a cause del grande numero di richieste, in molti consolati le istanze vengono elaborate anche a distanza di 10 anni, come il Consolato d’Italia di San Paolo, Brasile e il Consolato d’Italia di Buenos Aires, Argentina.
Pertanto se il Consolato non conclude il procedimento entro due anni, è possibile ottenere la cittadinanza italiana per via giudiziaria.
Cittadinanza italiana per via giudiziaria per impossibilità di prenotare un appuntamento con il Consolato Italiano.
E’ il caso più recente, da quando è stato introdotto il sistema “prenot@mi” per ottenere un appuntamento con il Consolato Italiano. Fino a qualche anno fa le domande di appuntamento per il deposito dell’istanza di riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza venivano inviate via posta o via email. Successivamente il richiedente riceveva una comunicazione dove veniva informato di essere stato inserito in una lista d’attesa. Negli ultimi tempi le prenotazioni possono essere solo attraverso il sistema “prenot@mi”. Il richiedente si registra sulla piattaforma e successivamente invia la richiesta. Il problema è che le autorità consolari mettono un numero limitato di appuntamenti, che sono di gran lunga inferiori alle richieste di riconoscimento. Dal punto di vista pratico diventa quasi impossibile prenotare un appuntamento. Tantissime richiedenti provano per mesi senza riuscire ad ottenere una prenotazione. Si auspica che questo problema venga risolto presto, altrimenti il diritto ad ottenere il riconoscimento della cittadinanza rischia di trasformarsi in una sorta di lotteria. Indubbiamente il sistema precedente tutelava meglio i diritti dei richiedenti in quanto era sicuro che venivano inseriti all’interno di una lista d’attesa. Adesso questa certezza è svanita.
Questa situazione ha spinto molti richiedenti a chiedere il riconoscimento della cittadinanza italiana per via giudiziaria per impossibilità di prenotare un appuntamento e quindi depositare l’istanza di riconoscimento della cittadinanza italiana con tutti i documenti necessari.
Cittadinanza italiana per via giudiziaria come si avvia il processo?
Adesso che abbiamo chiarito spiegando i casi in cui si può ottenere la cittadinanza italiana per via giudiziaria, vediamo di capire come funziona il processo. Il ricorso giudiziario per il riconoscimento della cittadinanza italiana va fatto in Italia. A partire da giugno 2022 la competenza è della Sezione Specializzata in Materia di Immigrazione presente nel capoluogo di ogni distretto di Corte di Appello. Se il ricorrente risiede all’estero la domanda si propone di fronte al tribunale territorialmente competente del luogo di nascita dell’antenato italiano dante causa.
Durante la procedura giudiziaria il ricorrente deve essere presente in Italia?
Non è necessaria la presenza in Italia, ne la partecipazione alle udienze. Il procedimento verrà gestito dal legale, dopo che avrà ricevuto la procura alle liti conferita dal ricorrente.
Cittadinanza italiana per via giudiziaria, che documenti sono necessari?
Servono i gli stessi documenti richiesti dalla Circolare K28.1 del 1991, idonei a provare la linea di discendenza dal dante causa e con la medesima forma.
Cittadinanza italiana per via giudiziaria, in quanto tempo si conclude il processo?
Dipende dal tribunale dove viene depositato il ricorso e dal carico giudiziario del Giudice. Solitamente il tempo minimo per ottenere una sentenza è di 12 mesi, in alcuni casi anche oltre 24 mesi.
Cittadinanza italiana per via giudiziaria, cosa succede dopo la sentenza?
Se il ricorso viene accolto e la sentenza non viene appellata, si deve aspettare il passaggio in giudicato. Quando la sentenza diventa definitiva attraverso il passaggio in giudicato, verrà notificata all’Ufficiale di Stato Civile per la trascrizione e la registrazione nel registro delle nascite del ricorrente che ha ottenuto il riconoscimento della cittadinanza italiana.
Si ricorda che il richiedente dopo la trascrizione del proprio nominativo nel registro delle nascite, verrà considerato cittadino italiano dalla nascita.
Per qualunque dubbio o chiarimento non esitare a contattarci e ricevere una consulenza gratuita da un nostro avvocato specializzato in cittadinanza italiana per discendenza.